Torre dell'Emmele: via Martini di SX
Aperta da S. Martini e compagni (relazione aggiornata nel luglio 2013 da A. Lista e F. Martini)
Orientamento e difficoltà: sviluppo 130 mt circa - difficoltà V e VI classiche.
Avvicinamento: dal passo Pian delle Fugazze proseguire in auto fino al parcheggio di malga cornetto, ora a piedi lungo la strada del Re. Superare la sbarra e proseguire lungo strada fino a dove si stacca sulla des. il sentiero dell’Emmele (indicazioni Monte Cornetto, sella dell’Emmele e sentiero Peruffo) salirlo fino alla forcella del dente rotto dalla quale si scende un centinaio di metri fino all’attacco posto sotto la verticale di tetti giallastri. Oppure: (soluzione consigliata) salire la via UN POSTO AL SOLE e dall’uscita della via salire lungo il sentiero della Loffa per circa 150 mt (oltre l’attacco dello spigolo Scorzato) fin sotto la verticale di tetti giallastri delimitati a sinistra da uno spigolo arrotondato dove sale la via. Poco sotto la forcella del Dente rotto (cordone alla base).
Descrizione: dal cordone su clessidra attaccare 2 mt a sinistra e salire una prima parete aggettante (cordino e ch.), proseguire sul filo dello spigolo fino da un piccolo terrazzino (ch. e cordoni) ancora in verticale inizialmente per il diedro di destra poi salire sullo spigolo di sinistra fino ad un terrazzo dove si sosta su chiodi (50 mt VI, V+). Proseguire verticalmente per le placche verticali (1 ch.), poste poco a sinistra di un sistema di fessure, salire fin sotto un tetto che si supera direttamente (1 ch. e 1 cordino) per poi sostare su un grande terrazzo su ch. e cordone per calata con anello (30 mt V, V+, 2 ch. e 1 cordino). Proseguire ancora verticalmente per placche e fessure superando alla fine un corto strapiombetto, poi più facilmente alla cima (45 mt, V, 1 ch. e 1 cordone).
Materiale: Normale dotazione alpinistica da via classica
Discesa: proseguire per tracce lungo la cresta, in direzione Nord, oltrepassare la cima e scendere nel versante opposto per tracce (bolli rossi) fino a giungere sul sentiero dell’Emmele. Seguire quest’ultimo in discesa fino alla strada del Re e per questa a malga Cornetto (ore 1).
M.te Cornetto parete O: via Alce Nero Parla
Aperta da: L. campagna, S. Matassoni e F. Zara il 03/2001 (Ns. ripetizione 30/10/2011)
Orientamento e difficoltà: parete O - 200 mt - difficoltà obbl. 6B - roccia buona solo a tratti per il resto passabile
Avvicinamento: dal Pian delle Fugazze prendere prima il sentiero E5 poi quello di arroccamento verso Campogrosso. Alla forcella NO (cartelli) seguire per il Passo degli Onari; al primo bivio andare a SX, al secondo a SX. Oltrepassare 6 gallerie (corda metallica alla 6^) proseguire ancora per 100 m fino ad arrivare ad una forcella. Seguire alcune tracce di sentiero versao il basso poco più avanti e continuare per circa 100 m fino al ghiaione che porta all’attacco di un gran camino con un pilastro triangolare sulla DX oltrepassare una seconda forcella e individuare la via in corrispondenza di una placconata liscia (2 spit visibili).
Descrizione: via sportiva mista (chiodi e spit) aperta dal basso. Bei tiri si intervallano a collegamenti un po’ improbabili...
Materiale: NDA, utili friend camalot 1, 2, 3 - qualche tratto da integrare
Discesa e ritorno: dalla cima del Cornetto (Croce) scendere lungo il sentiero in direzione E. Al primo bivio con indicazioni CAI proseguire per la forcella NO per ripercorrere il sentiero dell’andata.
Torre dell'Emmele: via Attraverso l'Emme-le
(dedicata a Lorenzo Massarotto)
Aperta da: F.A. Castagna e Roncolato nel 2011 - Ns. ripetizione del 12/11/2011
Orientamento e difficoltà: parete S - 250 mt - svil. 300 mt - VII max, VI + obbligatorio
Avvicinamento: da Pian delle Fugazze in auto in direzione Ossario fino al parcheggio per il sentiero alpinistico del Vajo Stretto. Si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata che sale a Campogrosso fino ad imboccare il sentiero del Re per cima Cornetto. Dopo circa 20 min di sentiero con parecchi tornanti si seguono dei bolli rossi che tagliano un prato in discesa verso SX per poi risalire il canale ghiaioso fino all’attacco, in alternativa proseguire lungo il sentiero fino quasi alla forcella dell’Emmele quindi imboccare a SX in discesa un canalone che dopo 70 mt termina su un prato (45 min). Attacco su clessidra con cordone in comune con la Supermario.
Descrizione: notevole realizzazione la cui parte centrale, sul lato destro dell’ampio diedro visibile anche dalla strada, merita per qualità della roccia, esposizione e difficoltà. Una corta traversata per prato e mughi al di sopra del tratto chiave interrompe un po’ la continuità della via. Roccia meno bella alla base del camino finale.
Materiale: NDA - corde da 60 metri
Discesa: dalla cresta in direzione N si aggirano sulla DX alcune rocce e si imbocca in discesa una traccia che in breve riporta al sentiero principale.
Ritorno: per il sentiero dell’andata fino alla strada asfaltata pedonale - in alternativa si può scendere per il Vajo Stretto (alpinistico) che riporta direttamente al parcheggio.
Torre dell'Emmele: via Supermario
Aperta da: F.A. Castagna e Bellotto il 12/11/1994 (Ns. ripetizione 30/10/2011)
Orientamento e difficoltà: parete S - 270 mt - svil. 300 mt - VI max, in genere IV e V
Avvicinamento: da Pian delle Fugazze in auto fino al parcheggio per il sentiero alpinistico del Vajo Stretto (direzione Ossario). Si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata che sale a Campogrosso fino ad imboccare il sentiero del Re per cima Cornetto. Dopo circa 20 min di sentiero con parecchi tornanti si seguono dei bolli rossi che tagliano un prato in discesa verso SX per poi risalire il canale ghiaioso fino all’attacco, in alternativa proseguire lungo il sentiero fino quasi alla forcella dell’Emmele quindi imboccare a SX in discesa un canalone che dopo 70 mt termina su un prato (45 min) Attacco su cordone in clessidra.
Descrizione: bella via dalle difficoltà classiche e roccia quasi sempre buona con buone protezioni. A metà percorso interseca una facile fascia mugosa che interrompe un po’ la via. Il tratto chiave è costituito da una liscia placca con piccoli appigli.
Materiale: NDA - 2 corde da 60 metri
Discesa: dalla cresta in direzione N si superano alcune rocce e si imbocca in discesa una traccia che in breve riporta al sentiero principale.
Ritorno: per il sentiero del Re dell’andata - in alternativa si può scendere per il Vajo Stretto (alpinistico) che riporta al parcheggio.
Pilastro del Vajo Stretto: via Maica (variante dei ciclamini)
Aperta da: F.A. Castagna, Roncolato e Bellotto il 18/05/96 (Ns. ripetizione 09/10/2011)
Orientamento e difficoltà: parete N-E - 200 mt - svil. 250 mt - VI- max, in genere IV e V
Avvicinamento: da Pian delle Fugazze in auto fino al parcheggio per il sentiero alpinistico del Vajo Stretto (direzione Ossario). Si sale a piedi lungo il suddetto sentiero e laddove esso incontra la prima parete di roccia usciti dal bosco, piegare a SX per traccia di sentiero che sale tra gli alberi. Attacco al centro di una zona diradata in costituita da una sorta di piccolo anfiteatro in prossimità di un diedro rampa. (30 min)
Descrizione: bella via dalle difficoltà classiche ma dalla roccia ottima e con buone protezioni. Attenzione dopo le piogge perchè la fessura del secondo tiro può divenire molto insidiosa. Buona verticalità in taluni punti.
Materiale: NDA - 2 corde da 60 metri e una serie di friend medio grandi per il secondo tiro
Discesa: scendendo in direzione N-E si raggiunge l’uscita della via Cavion-Pojer (spigolo del Vajo Stretto) che si scende in corda doppia su “golfari” oppure percorrendo l’intera cresta in direzione ovest lungo il ritorno classico (tracce di sentiero e breve corda doppia intermedia) infine altra breve corda doppia fino alla forcella di uscita del Vajo Stretto. (30 min)
Ritorno: per il sentiero alpinistico del Vajo Stretto (corde in acciaio) dalla parte mediana (dopo le doppie) o interamente dal suo termine (dopo la cresta).
Pilastro del Vajo Stretto Parete E: via Prato dei Mughetti
Aperta da: Sartori F. e Zanetti T. (Ns. ripetizione agosto 2011)
ATTENZIONE VIA SEMICANCELLATA DALLA FRANA DEL 2012 - NON PIU' PERCORRIBILE !!!
Il Sengio Alto (descrizione)
Si presenta come un breve linea montuosa di carattere dolomitico, il cui versante orientale è particolarmente roccioso e scosceso, mentre quello occidentale scende più dolcemente verso i boschi e i prati sottostanti.
Da nord a ovest possiamo riconoscere le seguenti principali cime:
• Il Cornetto (1899 m), la cima più ampia e articolata, oltre che la più alta (Emmele, Denti del Diavolo, Prion del Cornetto)
• I Tre Apostoli, tre piccole cime, strette fra Baffelan e Cornetto
• Il Baffelan (1793 m), caratteristico nella sua forma squadrata e per la sua parete verticale di circa 300 metri
• Cima delle Ofre (1780 m) dosso mugoso senza particolare interesse
• La Sisilla (1621 m), molto caratteristica per la sua parete O verticale e per la sovrastante Madonnina
La dorsale è percorsa da nord a sud da un panoramico sentiero d’arroccamento risalente alla Prima Guerra Mondiale, scavato nella nuda roccia che regala scorci davvero caratteristici sulle pareti circostanti, partendo dal Passo delle Gane (fra Cima delle Ofre e Baffelan) fino ai piedi della cima del Cornetto. Le vie d’accesso sono solitamente veloci e permettono di raggiungere il sentiero d’arroccamento in circa un’ora. La salita può avvenire dai due versanti: dal Passo delle Gane o dal sentiero del Re (semplice), dalla Sella di Nord-Ovest (riservata agli escursionisti con una certa esperienza), dal noto Vaio Stretto (sentiero alpinistico). - fonte WIKIPEDIA.